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  REGOLAMENTO DELLE COMMANDERIE  

la Commanderia e’ una struttura comunitaria di uomini e donne che presto sostituì i monasteri cenobitici dei Poveri Cavalieri di Cristo.

E’ il luogo dove si riunivano per condividere le attività proprie agli ideali, nel quadro dei capitoli e secondo dei rituali definiti. attualmente non si tratta solo di una costruzione materiale ma di un “edificio spirituale” legato alla tradizione dei Poveri Cavalieri di Cristo e cristiana, presente nel mondo contemporaneo, fatto di tante pietre, i cavalieri e le dame, che portano un messaggio di fratellanza a tutti.
 
E’ la cellula vitale della SMEC. In essa i fratelli e le sorelle vivono la fratellanza, l’unione, la solidarietà, la carità, l’amore scambievole e la vera cavalleria. Il/la Cavaliere/Dama viene incardinato/a in una Commanderia legittimamente costituita, sotto l’autorità di un Commandeur designato a norma del diritto.

EREZIONE DELLA COMMANDERIA

La Commanderia è eretta dal Gran Priore Rerionale. Per erigere  una Commanderia occorre che venga identificata una sede e siamo individuati 2 cavalieri/dame, membri effettivi della Associazione, che ne facciano parte, al fine di far scaturire lo spirito dei Poveri Cavalieri di Cristo. Trasmettono una volontà concreta di azione. Viene incardinata nel Gran Priorato Regionale e ne è sottoposta. Non si proceda all’erezione di una Commanderia se prudentemente non si ritiene possibile provvedere, in modo adeguato, alle necessità dei membri.

L’AMMINISTRAZIONE DELLA COMMANDERIA

L’amministrazione di una Commanderia e’ sottomessa a una struttura che gestisce il suo funzionamento materiale. Ognuno dei due membri devono occupare una carica precisa con l’obbligo di eseguire un certo numero di lavori precisi.

Il Commandeur e’ il condottiero della Commanderia  e l’autorità superiore.

E’ il responsabile diretto. Prende tutte le decisioni che si impongono a tutti i membri della Commanderia, secondo la sua coscienza ed in sintonia con il Gran Priore Regionale, comportandosi come esempio di perfetto “Povero Cavaliere di Cristo”.

Lavora con tutti i membri della sua Commanderia, seguendo le direttive impartite dal  Gran Priorato Regionale e persegue tutte le attività che possono portare ad una evoluzione del sodalizio e dei suoi membri. E’ subordinato, insieme a tutta la Commanderia, al GP-SMEC ed ai Gran Bayli e Bayli.  Il Commandeur può nominare alcuni fratelli ad incarico speciale di Missione. Il Commandeur è elevato al grado dal GP , dietro proposta del Capitolo di Commanderia.

In autonomia, il Commandeur, nomina un Consiglio di Commanderia composto dagli Ufficiali di Commanderia :

Senechal (Siniscalco); Marechal (Maresciallo); Comandante di Gerusalemme (Maestro di Cerimonie); Ospitaliere (Maestro delle Opere e della Carità); Maestro dei Novizi (Maestro della formazione iniziale e permanente); Chierico della Milizia (Sacerdote cattolico)

che assumono le funzioni previste dallo Statuto per gli Ufficiali del Gran Priorato.

Il Consiglio lo sostiene nel comando di Commanderia.

I LAVORI DI COMMANDERIA

I fratelli e le sorelle, cavalieri, dame insieme ai novizi, si riuniscono in Commanderia e sotto la direzione del Comandeur , studiano un tema di lavoro. I lavori non sono dei corsi, o uno studio dei problemi esterni trattati in maniera razionale. I lavori di un ordine cavalleresco devono esprimere la ricerca interiore personale di ognuno. Essi sono racchiusi dentro l’applicazione dei rituali e nascosti nel simbolismo. Questo perché i Capitoli non sono discussioni da salotto o riunioni mondane.

COME SI SVILUPPANO I LAVORI DI COMMANDERIA

I lavori di Commanderia si sviluppano in due fasi:

la prima fase comprende in un insegnamento trasmesso oralmente dal Commandeur sulle tradizioni dell’Ordine dei  Poveri Cavalieri di Cristo e della SMEC. Esse permettono al fratello/sorella di istruirsi sulla sua storia e di  integrarsi così nell’atmosfera cavalleresca della tradizione dei Poveri Cavalieri. Questo insegnamento deve essere  mirato in particolare agli statuti e regolamenti SMEC ed alla storia dell’ordine, dalla nascita fino ai giorni  nostri.

La seconda fase dei lavori consiste nell’esposizione di temi preparati dai membri della Commanderia, oppure da un  membro esterno invitato, ed avranno come linee guida:

  • storia del medio evo e delle crociate
  • la vita dei aestri dell’ordine
  • la vita e l’insegnamento di S. Bernardo e Sant’Agostino
  • la religione cattolica
  • le religioni e le filosofie occidentali ed orientali, i grandi personaggi che hanno influenzato il periodo iniziale e successivo alla nascita dell’ordine
  • la geografia, l’etologia, l’etnologia e la sociologia dell’occidente e dell’oriente dal X secolo ai giorni nostri

OBBLIGATORIETA’ DELLA COMMANDERIA  E DEL COMMANDEUR

  • Avere una sede fissa e disponibile ai fratelli
  • Non avere meno di due membri effettivi (oltre a cavalieri/dame onorari e scudieri, novizi e postulanti)
  • Organizzare almeno un Capitolo ogni due mesi (formativo-organizzativo-fraterno)
  • Avere riferimenti culturali, religiosi e socio-politici
  • Collaborare alle attività locali compatibili e del GPR
  • Mantenere buoni rapporti e dare buon esempio al di fuori del Tempio
  • Tenere i registri e l’archivio-schedario della Commanderia
  • Libro dei Verbali dei capitoli
  • Libro degli aderenti
  • Libro cassa
  • Archivio-schedario
  • Prodigarsi per organizzare manifestazioni, conferenze e incontri
  • Essere in regola con i versamenti economici richiesti dal GP e GPN e SOVRANO
  • Relazionare ogni trimestre al GP sull’attività
  • Informare e chiedere il N.O. al GP per le attività fuori dal Tempio o che richiedono la rappresentanza ufficiale della SMEC e/o le sue insegne
  • Vigila sulla riservatezza-sicurezza-privacy
  • Avere materiale disponibile:
    Testi di cultura
    Labaro
    Insegne

SOPPRESSIONE DELLA COMMANDERIA

La Commanderia può essere soppressa in qualsiasi momento dal GP e con suo decreto. Per i beni della Commanderia soppressa deve provvedere il diritto proprio della SMEC, nel rispetto della volontà dei fondatori o donatori e dei diritti legittimamente.

VARIE

La Commanderia non ha autonomia legale e fiscale, ma dipende dal GPSA-SMEC.

Per motivi logistici varie Commanderie possono essere accorpate in zone sotto il coordinamento di un Bayli o Gran Bayli. Tale suddivisione territoriale spetta al GP e mediante decreto. In ogni attività interna ed esterna si deve usare prudenza, al fine di non cadere in equivoci o in interpretazione fantasiose, chiassose di giornalisti o cronisti.

Tutte le attività o esternazioni fuori dal Tempio hanno bisogno di preventiva autorizzazione da parte del GPR. La Commanderia amministra le proprie attività interne e i propri mezzi di sussistenza in modo indipendente, fatto salvo quanto detto in questo statuto.

Ogni capitolo o adunanza deve essere verbalizzata nello storico di Commanderia. Le nomine interne di competenza del Commandeur devono essere verbalizzate e approvate dal GP prima che siano rese esecutive.

Gli incarichi all’interno della Commanderia sono un servizio obbligatorio per tutti i membri.

Tutti i membri della Commanderia sono obbligati a partecipare a tutte le attività della stessa. In caso di assenza, la stessa deve essere giustificata al Commandeur. Tutti i membri della Commanderiapossono accedere in qualsiasi momento alla sede ( luogo e sede della Commanderia), affinché abbiano la possibilità di raccogliersi e lavorare. Nessun profano deve entrare nella sede senza autorizzazione del Commandeur.

Ogni Commanderia deve organizzare manifestazioni, conferenze ed incontri per far meglio conoscere la Commanderia e la SMEC. La presente attività è soggetta ad autorizzazione dell’autorità superiore.

Un cavaliere può passare da una Commanderia all’altra con l’assenso dei due Commandeur interessati, avuto il N.O del GP.
 Il Commandeur che riceve il cavaliere deve fare immediata comunicazione al Gran Priorato Regionale. Un Cavaliere può passare da un priorato ad un altro dopo che ne ha fatto domanda e per validi motivi con decreto del Gran Priorato Regionale in cui è incardinato e del Gran Priorato Regionale che lo riceve.

La Commanderia e’ rappresentata in capitolo dal suo Commandeur.
Ogni adunanza deve essere soggetta a verbalizzazione.
Ogni nomina deve essere autorizzata e confermata dal Gran Priorato.

CAPITOLO DI COMMANDERIA
 
Il Capitolo di Commanderia è l’organo consultivo obbligatorio della Commanderia e del Commandeur.

Il Capitolo di Commanderia è formato da tutti i membri ammessi di quella Commanderia.

I membri attivi/passivi della Commanderia con diritto di voto sono tutti i Cavalieri/Dame, gli ufficiali ed il Commandeur. I novizi partecipano come membri di diritto senza diritto di parola e senza voce attiva e passiva. Il diritto di parola può essere dato ai novizi dietro assenso della maggioranza degli aventi diritto di parola con votazione palese registrata nel verbale del Capitolo e solo per quell’atto capitolare. I Postulanti possono partecipare al Capitolo come ospiti, avuto l’assenso esplicito el Commandeur, senza alcun diritto.

Il Capitolo di Commanderia è presieduto dal Commandeur ed è organo consultivo che si pronuncia su tutte le proposte del Commandeur. Le decisioni del Commandeur sono invalide se prima non ha consultato il Capitolo di Commanderia.
Il Capitolo di Commanderia si riunisce almeno ogni 45 giorni per ordine del Commandeur, e delibera a maggioranza semplice e scrutinio segreto. In caso di parità il voto del Commandeur vale doppio. Discute su ogni attività ed indirizzo usando un congruo tempo per la formazione, la lettura ed il commento del corpo legislativo unico e la lettura dei documenti ufficiali della Chiesa e dell’Ordine.

LA FIGURA DEL COMMANDEUR

Il Commandeur è nominato dal GP. E’ completamente responsabile di tutti i campi di attività e di gestione della sua Commanderia. Prende tutte le decisioni che si impongono secondo la sua conoscenza, comportandosi come un esempio perfetto di Povero Cavaliere di Cristo e Milite della SMEC. Può farsi consigliare dagli ufficiali membri del Consiglio di Commanderia. Lavora con tutti i membri della sua Commanderia, coordinandosi con Bayli e Gran Bayli. Risponde al Superiore Regionale e al GP o ai suoi commissari. Accetta i candidati e li presenta al Superiore Regionale e al Gran Priorato. Deve proporre tutte quelle attività che possono portare una evoluzione alle sorelle ed ai fratelli di cui ha la responsabilità. Collabora con i Superiori  a far conoscere nel mondo profano gli ideali religiosi e cavallereschi e le loro volontà di evoluzione spirituale. E’ subordinato ai Bayli o all’autorità diretta a cui è sottomessa la Commanderia.

Deve sottostare alle seguenti regole:

  • Il Commandeur è l’immagine della Commanderia: deve avere serietà, coerenza, rigore, rispetto verso tutti i fratelli e lo deve pretendere dai suoi Ufficiali e Cavalieri.
  • Deve tenere sempre buoni rapporti e buona collaborazione con la Chiesa locale a cui è soggetto pastoralmente e con le amministrazioni locali.
  • Non deve darsi un immagine di parte, non deve prendere iniziative verso organi dei mass-media senza concordare ed avere ottenuto l’autorizzazione scritta dei Superiori.
  • Deve presentare i candidati all’ingresso  al Superiore Regionale e al Gran Priorato fornendo tutta la documentazione prevista.
  • Deve approvare e supervisionare i corsi di insegnamento del Maestro di Cerimonia e l’istruzione degli Ufficiali.
  • Deve provvedere a corsi di formazione ed istruzione religiosa in accordo con il Chierico assistente.
  • Deve tenere l’archivio della Commanderia dove sono conservati:
     1. in fotocopia tutta la documentazione dei membri della Commanderia e libro matricola
     2. I registri economici
     3. Le cronache storiche della Commanderia
     4. I verbali dei capitoli
     5. Le copie delle istruzioni e delle formazioni
     6. I registri dei protocolli
     7. Il Registro delle deliberazioni e delle nomine del Commandeur
     8. Il Verbale del Consiglio di Commanderia
     9. Il Libro dei procedimenti disciplinari, ricorsi, ammissioni e dimissioni e sentenze come istanza.
  • Deve inviare al Gran Priorato, ogni sei mesi,  relazione dei resoconti della Commanderia
  • Deve sollecitare le quote di partecipazione economica dei membri della Commanderia.
  • Deve ogni sei mesi inviare al Gran Priorato Regionale relazione dell’attività svolta nella Commanderia.
  • Deve sviluppare nella sua Commanderia le linee formative ed operative decise dal Gran Priorato Regionale.
  • Deve tenere stretti rapporti con tutti i membri della sua Commanderia e con i suoi superiori.
  • Deve provvedere alle forniture necessarie per la propria Commanderia e per i singoli membri. Per quanto riguarda stemmi o bandiere , labari, carta intestata, biglietti da visita e quanto altro già in uso come segni distintivi e rappresentativi, il Commandeur deve essere autorizzato dal Gran Priore Regionale.
  • Deve nominare un fratello Ospitaliere il quale sarà delegato dal Commandeur su iniziative benefiche, volontariato e tutto quello che può essere d’aiuto agli indigenti ed ai meno fortunati.
  • Deve organizzare una biblioteca interna a scopo templare.
  • Deve delegare un membro della sua Commanderia che gestisca il sito Internet.
  • Deve gestire con spirito di fermezza e carità tutte le devianze che possono nascere tra i membri della sua Commanderia.
  • Deve animare tra i membri lo spirito di mutuo soccorso.
  • Deve organizzare le feste ricorrenti.
  • Deve avere quelle delicatezze fraterne che creano calore umano.
  • Deve creare con il Tesoriere una cassa per il soccorso ed il sostegno dei fratelli interni più bisognosi (anche nell’acquisto degli indumenti dei Cavalieri/Dame).
  • Deve far sì che tutti i membri della sua Commanderia conoscano diritti/doveri a cui sono soggetti e siano informati delle missive o decisioni dei superiori, nonché  della struttura gerarchica.

Il Commandeur può dimettersi rimettendo le sue dimissioni in mano al Gran Priorato Regionale per scritto.
Il commandeur è membro del Consiglio di Commanderia.
Il Commandeur è l’anima della Commanderia e il supremo condottiero della stessa.
Il Commandeur si riferisce, giuridicamente, a norma di statuto, direttamente al GP, con visto dei Bayli superiori.
Il Commandeur risponde direttamente al GP dei suoi sudditi e della loro vita e organizzazione.

La Commanderia deve almeno organizzare un incontro ogni 45 giorni, con verbale da mandare al GP.
La Commanderia ed il Commandeur saranno visitati e possono interloquire direttamente con il GP e l’Incaricato di Missione di Ispettore.

Si tenga conto delle azioni base: cristianesimo, cavalierato, carità e beneficenza, iniziative varie (con N.O. dei bayli e del Priorato se sono pubbliche), formazione personale e di gruppo, fratellanza, problemi e risorse della Commanderia, molto puntiamo sulla fratellanza.

Il Commandeur con la sua Commanderia faccia un progetto annuale di Commanderia e lo sottoponga all’approvazione del Priorato dopo aver ottenuto il visto dei Bayli interessati, e che va presentato entro il 30 novembre di ogni anno.

Il Commandeur deve tenere la Commanderia secondo le regole dello Statuto.
Il Commandeur deve espandere la Commanderia.
Il Commandeur deve provvedere alla nomina degli ufficiali di Commanderia e sottoporla al N.O. del Gran Priorato, sentiti i Bayli interessati.
Il Commandeur indichi al GPR fratelli e sorelle meritorie per incarichi ed elevazioni di grado con visto N.O dei Bayli rispettivi.
Tengano un registro economico preciso ed un bilancio preciso che sarà vistato alle ispezioni.
Il Commandeur si impegni a trovare una guida spirituale per la propria Commanderia.
Il Commandeur deve fare attenzione affinché ci sia pieno equilibrio e non lo spirituale o il lavoro di Commanderia, prevalgano l’uno sull’altro.

NORME SUSSIDIARIE PER LE COMANDERIE

QUESTUA: In ogni riunione di Commanderia si faccia la questua, raccolta segreta di fondo per le opere della Commanderia ed il bisogno dei fratelli. Sia tenuto, come esplicitato obbligatoriamente sopra, il registro delle entrate e uscite della Commanderia, con le pezze di appoggio.

POSTULANTI: Visto che non è previsto dallo Statuto la figura del postulante, viene data facoltà di poter accogliere, secondo l’indirizzo dei Commandeurs, persone che vogliono conoscere e sapere della SMEC e come vivono i fratelli e le sorelle. Seguendo le opportunità si può accogliere postulanti (che non avranno alcun dovere verso la SMEC, né economico né giuridico, e viceversa la SMEC verso di loro) con il solo impegno di mantenere l’opportuna privacy (secondo le nostre consuetudini e le normative degli stati civili).

 



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        La storia dei templari
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